Almeno questo è quello che è risultato da alcuni esperimenti effettuati su animali da un gruppo di ricercatori statunitensi del National Institute on Ageing di Baltimora.Ovviamente si parla di un digiuno controllato, non eccessivo, ma che segue un programma specifico dettato da tempi regolari. Secondo questi studiosi togliere circa 500 calorie per due giorni alla settimana, avrebbe effetti benefici.Il lavoro, che non fa altro che confermare quanto già scoperto da altri studi e cioè che la diminuzione di calorie può far vivere il 40% in più, è stato presentato all’assemblea annuale dell'Associazione Americana per l'Avanzamento della Scienza (Aaas).
“È probabile – ha spiegato Mark Mattson - che sia meglio continuare a periodi intermittenti di digiuno, in cui si mangia quasi nulla, e quindi avere periodi in cui si mangia quanto si vuole'' .Il team di Baltimora ha in sostanza scoperto che quando c’è una mancanza di calorie, le cellule del cervello subiscono un piccolo stress, “in maniera analoga agli effetti dell'attività fisica sulle cellule muscolari”. Quindi un apporto calorico ridotto potrebbe influenzare la crescita dei neuroni nel cervello.Per quanto riguarda la sfera psicologica, secondo gli studiosi, è possibile sopportare la riduzione della quantità di cibo, e quindi di calorie, per due giorni se si è consapevoli che poi nei giorni successivi si potrà mangiare normalmente.
Fonte: http://www.igeacps.it/neuropsicologia/articoli/673-alzheimer-il-digiuno-alleato-del-cervello.html