Competizione, ansia da prestazione lavorativa, frustrazione per complesso di inferiorità verso i propri colleghi e il proprio responsabile, sono solo alcune delle cause di stress da lavoro, che secondo le statistiche è cresciuto del 20% in due anni nel nostro Paese. Incremento molto elevato e a cui non si riesce a dare un freno.
Coloro che capiscono di non riuscire a farcela da soli sono stanti costretti a chiedere aiuto a psicologi del lavoro.
Per il 95% dei casi si tratta solo di consulenze telefoniche, ma per alcuni il problema lavorativo diventa tanto cruciale da iniziare un vero e proprio percorso terapeutico o non solo una semplice consulenza.
Le problematiche più grandi sono quelle relazionali, che toccano quota 42%, seguite da quelle legate all’umore (20%), alle prestazioni (14%), per finire a quelle somatiche (12%) e sessuali (9%).
Le cause principali di questi stati di stress sono:
1.Innovazioni lavorative
2.Precarietà del lavoro
3.Aumento del ritmo e del carico di lavoro
4.Pressioni emotive esercitate sui lavoratori
5.Scarso equilibrio tra il lavoro e la vita del dipendente
6.Violenze di natura psicologica
In linea di massima però si ha una situazione di stress ogni qual volta si percepisce uno squilibrio tra le richieste e le capacità a disposizione per eseguire nel migliore dei modi tali richieste.
A livello aziendale può sfociare nell’assenteismo, problemi disciplinari, riduzioni della produttività, errori e infortuni.
Compito delle aziende e quindi quello di capire le cause che portano all’aumento di stress nell’ambito lavorativo e cercare di limitarle, sia per il bene della salute del lavoratore che dell’azienda stessa che ne beneficerà in rendimento.
Benessere dell’azienda e del lavoratore devono quindi viaggiare insieme per limitare i danni dello stress o almeno per cercare di aggirarli.
Fonte: http://economia.tuttogratis.it/stress-da-lavoro-crescita-record-negli-ultimi-2-anni/P54553/